Alberi latifoglie
Gli alberi latifoglie, cioè a foglie larghe, sono appartenenti alla famiglia della angiosperme, ovvero le piante che producono semi protetti da un frutto. Questi alberi si distinguono dagli aghifoglie sia per la forma delle foglie sia perché gli aghifoglie sono principalmente sempreverdi, mentre i latifoglie sono a foglie caduche. Gli alberi latifoglie preferiscono un clima caldo o mite, per cui crescono nei climi temperati in pianura, sulle colline e alla base dei monti. Alle altitudini maggiori si trovano quasi esclusivamente conifere. Il tronco degli alberi latifoglie ha uno sviluppo verticale solo nella prima parte, per poi ramificarsi dando alla chioma della pianta una forma aperta o a ombrello. Gli alberi si spogliano delle foglie in autunno per poi svilupparne di nuove ogni primavera.
Gli alberi latifoglie sono fra i più amati per decorare parchi e giardini. Presentano l'inconveniente della perdita delle foglie, che in autunno andranno raccolte in grande quantità, ma rispetto alle conifere hanno il vantaggio di non produrre sostanze collose come la resina, particolarmente fastidiosa ad esempio se gli alberi servono a delimitare un parcheggio per auto. Gli alberi latifoglie offrono un magnifico spettacolo di colori sia in primavera, quando si riempiono di fiori diversi a seconda della specie, sia in autunno, quando le foglie assumono tinte gialle o rossastre prima di cadere. In inverno risultano spogli, ma si tratta anche del momento in cui giardini e parchi sono meno frequentati. Fra gli alberi latifoglie più conosciuti e presenti nei nostri parchi vi sono il castagno, apprezzato anche per i frutti, il leccio, le querce, i pioppi e gli aceri.
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