Melograno

Il Melograno

Il Melograno è un albero che, nella stagione ideale, offre dei frutti dalle molte proprietà (è risaputo, ad esempio, come essi siano considerati antitumorali) ed è, allo stesso tempo, una pianta ornamentale di tutto rispetto, specialmente se potata nella maniera corretta. Se a tutto questo si aggiunge che la coltivazione è realmente molto semplice, si comprende bene come un Melograno in giardino (o in vaso) sia solo un valore aggiunto. Questo albero vive senza problemi in tutte le regioni d'Italia (anche al Nord). Ma è al Sud, per merito delle condizioni climatiche favorevoli, che si ottengono i risultati migliori. Il Melograno appartiene alla famiglia delle Punicaceae ed ha origini asiatiche (India settentrionale). Il suo nome scientifico è "Punica Granatum", ma è anche conosciuto come Pomo Granato. Produce frutti rotondi gialli e rossi che contengono al loro interno dei semi che ne rappresentano la parte commestibile e che si raccolgono tra settembre e novembre.
Albero di Melograno in terreno

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Le necessità idriche di un albero di Melograno

Melograno pronto da raccogliere Nella coltivazione del Melograno bisogna sempre dare un occhio di riguardo a quelle che sono le sue necessità idriche. Di fondamentale importanza ricordare come questa pianta odi in maniera assoluta i ristagni d'acqua che vanno, quindi, evitati con cura. I periodi siccitosi, invece, sono tollerati solo per brevi periodi. In estate è consigliabile annaffiare il Melograno ogni 8 giorni circa apportando 2-3 litri d'acqua per ogni esemplare direttamente sulle radici cercando di evitare di bagnare il tronco. Il momento ideale per irrigare è sicuramente alla sera, dopo il tramonto utilizzando preferibilmente dell'acqua piovana riscaldata dal sole durante tutto il pomeriggio. I Melograni in vaso si irrigano variando le quantità di acqua in base alla grandezza del vaso. Importante assicurarsi che i terreni siano sempre ben umidi.

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Come coltivare adeguatamente un Melograno

Alberi di Melograno biologici Le tecniche colturali del Melograno sono davvero semplicissime e alla portata di tutti, anche di coloro che non si sono mai avvicinati a questo tipo di albero. Si adatta, infatti, molto bene a vari tipi di terreno anche se predilige quello sciolto e profondo. La messa a dimora va fatta in autunno o in inverno al Centro-Sud, mentre in primavera in quelle settentrionali. Va scavata una buca sufficientemente grande e una volta inserite le radici al suo interno vanno ricoperte. Nei primi tre anni di vita del Melograno non è necessario procedere a potatura, ma basta semplicemente effettuare piccoli tagli in modo che si formino le impalcature. Se si decide di crescere un albero a cespuglio è necessario spuntarlo ad una ventina di centimetri dal terreno, sfoltendolo e mantenendone la forma. Le potature si eseguono nei primi tre mesi dell'anno.


Le concimazioni fondamentali nella vita del Melograno

Melograno spaccato su albero La concimazione, come avviene per qualsiasi altro tipo di pianta, rappresenta una tappa importante nella vita del Melograno e per questo motivo non va assolutamente tralasciata. Per le piante più giovani, e quindi appena messe a dimora, è importante favorire la loro acclimatizzazione ed il loro adattamento. In questo caso specifico, è altamente consigliato utilizzare dei concimi equilibrati in NPK (azoto, potassio e fosforo) in rapporto 1:1:1. Le dosi sono mediamente di 20 grammi di fertilizzante per ogni albero da somministrare ogni bimestre. Su ogni confezione è tutto ben indicato ed è importantissimo seguire alla lettera quanto prescritto per evitare danni anche irrimediabili al Melograno. Se la coltivazione è effettuata in vaso, la concimazione è mensile, da effettuarsi con un concime (sempre equilibrato) di tipo liquido da somministrare al momento dell'annaffiatura. Per i Melograni adulti, l'elemento indispensabile è l'azoto.


L'esposizione ideale per l'albero di Melograno

Nonostante il Melograno sia un albero che, negli anni, si è saputo adattare bene a qualsiasi condizione, è indispensabile conoscere quello che è il suo habitat ideale, ovvero le condizioni migliori in cui, grazie alla corretta esposizione, si riescono ad ottenere i frutti migliori ed una pianta più rigogliosa. Questo albero, infatti, si trova anche a 1.000 metri di quota, ma è indiscusso che a quest'altezza soffra notevolmente. Gli ambienti temperati sono sicuramente migliori per il Melograno che necessita di temperature ottimali che di giorno sono comprese tra i 20 e i 25 gradi mentre di notte non dovrebbero mai scendere sotto il 17 gradi centigradi. A temperature che scendono sotto lo zero, il Melograno vive male. Si può affermare con certezza che attorno ai -10 gradi vi è una notevole sofferenza mentre basta scendere sotto il -15 gradi per portare la pianta alla morte.


Le malattie del Melograno e i possibili rimedi

I parassiti che possono infestare il Melograno sono svariati. Tra questi si collocano principalmente gli afidi, il ragnetto rosso e la cocciniglia. Il trattamento va effettuato utilizzando appositi antiparassitari. Le malattie crittogamiche che colpiscono la pianta sono principalmente tre: l'Alternariosi, la Muffa Grigia e la Cercosporiosi. L'Alternariosi è anche detta "marciume nero" e scaturisce da un fungo nelle zone con clima umido. Si manifesta con macchie nere e man mano che il problema cresce si allarga anche la chiazza. Per combattere questa malattia si utilizzano prodotti a base di rame. La Muffa Grigia colpisce essenzialmente il frutto che diventa completamente (o in parte) marcio ed assume la classica colorazione grigia. I trattamenti ideali sono quelli che si effettuano anche per la Peronospora. La Cercosporiosi colpisce con macchie chiare le foglie e si combatte con prodotti specifici, da alternare tra loro per evitare la resistenza.




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