L'agrifoglio è un arbusto rustico, resistente e molto adattabile: gli accorgimenti da seguire per coltivarlo nel nostro giardino con soddisfazione sono pochi e semplici. Anche se questa pianta ha poche esigenze e predilige i terreni leggermente acidi, per la messa a dimora in piena terra è meglio evitare i terreni calcarei e argillosi: il terreno ideale è quello ben drenato, sciolto e ricco di humus. L'esposizione migliore per l'agrifoglio nelle zone calde è quella semi ombreggiata, mentre nelle aree temperate e fresche può essere trapiantato anche in posizione soleggiata. Questo arbusto sopporta bene le basse temperature e resiste fino a -15°, ma nelle aree con inverni particolarmente rigidi è bene proteggere le piante con la pacciamatura. Il momento migliore per la messa a dimora in piena terra delle piantine di agrifoglio maschili e femminili è a fine inverno-inizio primavera nel terreno ben drenato e concimato con letame maturo e torba, sia in siepe mista o mono-specie che come pianta isolata o in macchie arbustive. E' bene controllare che le piante acquistate in vivaio siano sane e il terriccio che protegge le radici non presenti muffe o non sia troppo secco.
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L'agrifoglio è coltivato a scopo ornamentale e la sua collocazione preferita è in giardino, ma essendo una pianta estremamente versatile e adattabile si presta bene ad essere coltivato con ottimi risultati anche in vaso per decorare terrazzi e balconi. Questo arbusto cresce lentamente e necessita di poche cure anche in vaso, la sua resistenza all'inquinamento lo rende adatto come pianta decorativa per l'arredo urbano, utilizzato in siepi protettive che forniscono riparo dalle polveri e, nelle località prossime al mare, dai venti carichi di sabbia e salsedine. Le piantine di agrifoglio ottenute per talea vanno trapiantate a fine inverno e a inizio primavera. Il vaso deve essere capiente per evitare trapianti successivi e va utilizzato un terriccio di torba ben concimato con stallatico maturo, che andrà rinnovato ogni tre anni circa. Per mantenere le piantine sane e rigogliose è necessario concimare regolarmente il terreno in primavera e in autunno. Per favorire lo sviluppo della nuova vegetazione e la fioritura in primavera si utilizzano concimi a base di azoto e potassio; in autunno è adatto un concime organico da distribuire ben mescolato al terriccio intorno alle piante.
Le giovani piantine di agrifoglio appena trapiantate hanno bisogno di annaffiature regolari per mantenere il terreno umido, nel periodo che va da aprile a settembre e quando necessario. Gli arbusti adulti sono meno esigenti e generalmente sono sufficienti le precipitazioni per mantenerli irrigati, ma se la stagione è particolarmente calda e siccitosa è bene annaffiare le piante anche in primavera ed estate. Per le piante coltivate in vaso le annaffiature vanno fatte con una frequenza maggiore. Una buona pratica è quella di interrare attorno agli arbusti un anello composto da corteccia, pigne e aghi di conifere per mantenere umido il terreno dopo l'irrigazione, ma occorre evitare i ristagni d'acqua che possono causare il marciume delle radici. Per quanto riguarda la potatura l'agrifoglio è un arbusto con uno sviluppo molto lento e non necessita di interventi costanti: è sufficiente potare alla fine dell'inverno e ad inizio e fine estate per rimuovere dalla pianta eventuali rami secchi o danneggiati, mantenendo la forma simmetrica dell'alberello. In questo modo si può controllare anche la salute della pianta, verificando la presenza di malattie o infestazioni in atto.
L'agrifoglio è una pianta molto versatile e adattabile, la sua rusticità la rende resistente alla maggior parte delle malattie e dei parassiti che normalmente colpiscono le altre piante da giardino. I parassiti fungini e gli insetti che possono far ammalare le piante, in caso di condizioni particolarmente avverse e prolungate, sono principalmente il marciume delle radici e la cocciniglia. I parassiti fungini che causano il marciume delle radici si sviluppano e si moltiplicano quando il terreno rimane saturo d'acqua per lunghi periodi: per evitare i ristagni d'acqua e prevenire il marciume è buona pratica drenare bene il terreno ed evitare annaffiature troppo abbondanti e frequenti. Tra gli insetti dannosi quelli più comuni sono la cocciniglia, che rimane latente nel periodo invernale per manifestarsi in condizioni di clima caldo e secco, e gli afidi, che causano danni alle giovani foglie annidandosi nei nuovi germogli.
L'agrifoglio è molto sensibile ai trapianti e facilmente perde le foglie a causa dello stress subito durante il travaso, anche se le radici si riprendono abbastanza rapidamente e nel giro di alcune settimane le nuove foglie sostituiscono quelle cadute.L'agrifoglio è ampiamente coltivato per la bellezza e il piacevole contrasto dei suoi colori, dal verde intenso e lucente delle foglie, sfumato ai bordi in tante gradazioni dall'oro all'argento, a quello delle sue drupe che accendono il giardino autunnale e invernale di giallo e rosso intensi. Le bacche che caratterizzano questo arbusto possono mancare se sono stati acquistati erroneamente solo degli esemplari maschili: va ricordato infatti che sono le piante femminili che producono le bacche invernali. E' necessario assicurarsi di acquistare in vivaio le piantine con le bacche ben evidenti, senza dimenticare anche qualche esemplare maschile da trapiantare in giardino per garantire l'impollinazione e una produzione certa dei frutti: la fioritura avviene nelle piante adulte che raggiungono i 4-5 anni di età. I rami sempreverdi dell'agrifoglio possono essere utilizzati per creare festoni, ghirlande, corone e centrotavola che allietano la nostra casa durante le festività natalizie. I rami potati sono perfetti per realizzare le decorazioni, intrecciandoli assieme ad altre piante sempreverdi come l'edera, il vischio, l'abete, il ginepro, l'alloro e decorati con pigne e foglie.
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