Le ninfee sono delle piante in grado di autosostenersi, ma il loro giusto posizionamento è un punto cruciale per garantire la loro corretta crescita. E' bene tenere a mente che è fondamentale disporre la ninfea in una zona in cui possa ricevere almeno 6 ore di luce al giorno. E' anche consigliato evitare di creare uno stagno laddove siano presenti delle correnti d'aria in quanto l'acqua deve essere il più ferma possibile per permettere alla pianta di assorbire tutti i nutrienti fondamentali. Per quanto concerne la profondintà dello stagno, invece, è bene che essa sia commisurata alle dimensioni della ninfea stessa. Per quelle tipologie di piante dalle dimensioni più ridotte è sufficiente uno stagno con circa 25 cm di profondità, mentre per le ninfee di dimensioni maggiori è consigliata una profondità dell'acqua di circa 40 cm.
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Per quanto concerne la messa a dimora bisogna distinguere a seconda delle tipologie di ninfee acquistate. Generalmente è possibile procedere da marzo fino ad aprile, quando le temperature iniziano a salire mentre per quando riguarda le specie tropicali è necessario procedere verso maggio, a primavera già inoltrata. Quando si dispone di uno stagno artificiale è bene prepare dei cestini particolari in cui disporre la pianta. All'interno sarà necessario porre circa 2/3 di terza specifica per piante acquatiche oppure della terra argillosa. In ciascun cestino sarà necessario posizionare un solo rizoma per obliguo e con l'occhio della ninfea rivolto in alto, senza che venga ricoperto dalla terra. E' molto importante fare attenzione al processo di messa a dimora della ninfea per evitare di rompere le radici.
Solitamente le ninfee sono piante che riescono facilmente ad autoregolarsi e, dunque, la loro gestione dopo la messa a dimora risulta molto limitata e sporadica. E' bene in primavera introdurre nei cestini dei concimi a lenta cessione sotto forma di pastiglie. In estate è necessario controllare il numero di foglie prodotte dalla pianta che dovranno ricoprire circa i 2/3 dello spazio disponibile. In autunno, infine, è utile rimuovere le foglie ingiallite per evitare di sporcare l'acqua e eliminare la possibilità di crescita delle alghe. Per quanto riguarda le specie esotiche, che non sopportano assolutamente delle temperature al di sotto dei 10°C, sarà necessario ritirarle e riporle all'interno di alcune vaschette da conservare in luoghi con un clima più caldo. E' consigliato scegliere uno spazio che sia anche adeguatamente illuminato.
Qualora si volesse ampliare la propria coltivazione, è possibile far riprodurre le ninfee. Il metodo maggiormente in uso si basa sulla divisione del rizoma anche se è possibile la semina che da, però, risultati in tempi molto lunghi ed è piuttosto complicata. La divisione del rizoma si effettua una volta ogni 3 o 4 anni circa, quando la pianta comincia a fiorire meno e a produrre più foglie. Il periodo ideale per procedere è a fine marzo oppure a novembre. Le ninfee devono essere momentaneamente rimosse dal cestino e deve essere successivamente rimosso il rizoma. Questa parte della pianta deve essere accuratamente pulita e poi sezionata in varie parti lunghe 8 cm. Ogni segmento ottenuto dovrà contenere un occhio e delle radici. Ogni parte potrà poi essere rimessa nei vari cestini e interrata come precedentemente spiegato.
Le ninfee sono delle piante che possono facilmente essere attaccate dai parassiti e dagli insetti. Gli afidi neri sono i parassiti che attaccano le ninfee con maggiore facilità ed è necessario liberarsene velocemente per evitare che la pianta si rovini irreversibilmente. Il metodo più rapido contro gli afidi neri consiste nell'uso di antiparassitari appositi. Le ninfee possono essere anche infestate dalla galeruca, un insetto che depone le sue uova nei pressi della pianta. Le larve una volta nate si nutriranno delle sue piante scavando delle gallerie. Generalmente queste uova possono essere eliminate manualmente perchè sono facilmente visibili essendo di colore giallo. In casi più estremi si potrà ricorre all'uso di prodotti specifici. Altri problemi a cui può andare incontro la ninfea sono le crittogame e i marciumi radicali.
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