Quando si realizzano i cordoli per aiuole si hanno a disposizione vari materiali: tra questi si utilizza comunemente il tufo. Si tratta di una roccia di origine vulcanica, porosa e molto leggera, disponibile in tanti colori, facilmente lavorabile ed economica. Tuttavia, proprio per la sua porosità, non è molto durevole. Altre pietre apprezzate sono il marmo, la pietra di Trani, il porfido e il granito. I cordoli per aiuole possono anche essere in vimini intrecciati oppure in legno, tuttavia questi materiali si rovinano facilmente a causa di termiti e marciumi. Le soluzioni in metallo, invece, sono molto sensibili alla ruggine e necessitano di una regolare manutenzione. I mattoni in terracotta possono subire rotture a causa del gelo e della crescita dell'erba negli interstizi. Per ovviare a questi problemi molto spesso si opta per cordoli in pietra ricostruita o in cemento. Nel primo caso si tratta di un materiale artificiale dalle stesse caratteristiche strutturali ed estetiche della pietra naturale, mentre nel secondo si ha a che fare con moduli economici, resistenti e dalla lunghissima durata.
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La realizzazione di un'aiuola fiorita può essere effettuata anche con il fai da te, tuttavia è necessario procedere dopo la crescita del prato. Si consiglia di predisporre poche grandi aiuole invece di molte piccole per dare al giardino un aspetto più ordinato. Inoltre sono preferibili i modelli stretti e allungati, soprattutto quelli rettangolari. Innanzitutto si intaglia il perimetro dell'aiuola con un coltello, arrotolando poi la zolla e spostandola in un altro punto del giardino. La terra dell’aiuola va dissodata, così da eliminare erbacce e sassi, per poi concimare la zona delimitata aggiungendo una quantità abbondante di terriccio per piante da fiore. A questo punto si posano i cordoli per aiuole, con tecniche variabili a seconda del materiale utilizzato. Nel caso delle pietre e delle formelle in cemento è necessario scavare leggermente il terreno intorno al perimetro per interrare i moduli. In questo modo risultano più stabili e non si spostano nemmeno a causa di forte folate di vento o di pioggia. Infine si interrano le piante da fiore, magari scegliendo esemplari della stessa specie ma di colori diversi.
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