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Per scegliere adeguatamente la legna per camino, bisogna innanzitutto distinguere il legno duro da quello dolce. Il primo è tipico degli alberi di latifoglie o decidui, come il frassino, la quercia, il faggio, la betulla, il castagno ed il noce. Al secondo, invece, appartengono i sempreverdi o le conifere quali l'abete, il larice ed il pino. Questi ultimi ardono più facilmente e rapidamente. Oltre a questo particolare, bisogna considerare la stagionatura. Dopo il taglio, infatti, la legna per camino potrebbe trattenere circa il 75% di umidità e non bruciare quindi correttamente. Tralasciare questo importante aspetto potrebbe creare pericolosi residui nella canna fumaria ed un incendio all'interno della stessa. La legna per camino va perciò lasciata essiccare al sole, in genere per 18/24 mesi, in modo da perdere il caratteristico colore verde e raggiungere il 15-20% di umidità complessiva. In ogni caso, i tempi della stagionatura dipendono strettamente dalla tipologia del legno scelto. Tempi eccessivamente prolungati tolgono potere calorico al combustibile naturale. In commercio, esistono strumenti specifici per misurare il livello d'umidità.
La migliore legna per camino è indubbiamente quella locale. I vantaggi sono numerosi sia per la natura che per l'acquirente. Si mantengono i boschi più puliti e si evita il disboscamento. Negli ultimi decenni, la crescita degli alberi in Italia è quasi raddoppiata. Inoltre, la legna a chilometro zero abbatte i costi di produzione e di trasporto, riducendo quindi i livelli di energia grigia. In genere, l'essiccazione viene realizzata all'aperto accatastando i ceppi in tronchi ordinati e proteggendoli dalla pioggia con un riparo adeguato. Il legname viene spesso suddiviso per essenza e dimensioni. Le migliori sono le essenze dure, come il faggio, il frassino, la quercia e gli alberi da frutto (fatta eccezione del ciliegio) dal tronco compatto, pesante e dall'alto potere calorifico, dovuto alla lenta combustione. La legna per camino viene scelta anche in base alle dimensioni. Pezzi più piccoli hanno un prezzo più elevato per via dei maggiori costi di lavorazione.
In genere, la legna per camino ha costi abbastanza elevati. Il rivenditore spesso si rivale sull'acquirente, proponendo prezzi superiori alla norma, aggiungendo costi di lavorazione e di trasporto. La cifra più adeguata si aggira solitamente sui 14€ al quintale, ma bisogna prestare attenzione alla qualità del legno proposto ed al taglio. Prezzi inferiori potrebbero nascondere una truffa, trattandosi ad esempio di scarti di lavorazione. Per risparmiare qualche soldo è opportuno acquistare la legna per camino preferibilmente in loco e presso commercianti fidati. Tuttavia, in base alla posizione geografica più o meno favorevole, non è possibile reperire tutte le tipologie di legno. Alcune persone prediligono, infatti, soluzioni alternative provenienti dall'energia rinnovabile per riscaldare adeguatamente gli ambienti di casa.
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