I kit in vendita sul mercato per l'irrigazione automatica sono molteplici, le tipologie più frequentemente utilizzate sono quelle a spruzzo, a pioggia ed a goccia. Sono simili ma differiscono per il modo con cui irrigano e per le necessità delle piante. Molto comune nei giardini per il mantenimento del manto erboso è l'irrigazione a spruzzo che permette di bagnare ampie zone senza un eccessivo consumo di acqua. Un kit tradizionale si compone di un tubo principale, dei tubi capillari da collegare ad esso, dei connettori, degli irrigatori e una centralina automatica. Prima di tutto è necessario seguire le istruzioni riportate sulla confezione: bisogna rispettare le distanze tra gli irrigatori per non inzuppare il terreno. Delineate dunque il percorso del tubo principale e di quelli secondari realizzando uno scavo profondo circa 10 cm, abbastanza largo da interrare i condotti. Collegate con i connettori i tubi capillari e installate gli irrigatori ad una delle estremità, non dovranno essere più elevati del suolo altrimenti ostacoleranno lo sfalcio dell'erba. Ricoprite il solco e collegate la centralina al rubinetto e al tubo principale. Quindi programmatela secondo le vostre esigenze.
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Una volta programmata la centralina dell'irrigazione automatica, non dovrete più preoccuparvi. I prezzi dei kit disponibili in commercio sono variabili: è possibile trovare modesti impianti per piccoli giardini o orti a 50€, oppure sistemi semi professionali a 200-250€. Ovviamente i costi varieranno in base all'estensione del vostro prato. Nell'eventualità si possono acquistare i materiali per l'irrigazione automatica anche separatamente. Le centraline possono essere analogiche, a batteria o a energia solare, oppure collegate alla rete elettrica. Verificate sempre la loro impermeabilità e la resistenza alle temperature. Le centraline più avanzate possono essere collegate ai tubi capillari per gestire in autonomia ogni singolo irrigatore. La manutenzione dell'impianto è saltuaria: tenete puliti gli ugelli e svuotate il sistema nei mesi freddi per evitare gelate e, quindi, eventuali rotture.
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