Esistono diversi modelli di valvole termostatiche, a seconda dell'utilizzo e della potenza richiesti. In genere i due parametri da considerare prima dell'acquisto di una valvola termostatica sono il suo valore di kv, ovvero quanta acqua riesce a passare all'interno della valvola, e la pressione differenziale massima, che misura indirettamente la rumorosità della valvola. Un'ulteriore distinzione si può fare valutando la tecnologia del sensore applicato sulle testine termostatiche: le testine a cera hanno i tempi di reazione più lunghi, quindi si prestano al solo riscaldamento tramite conduzione; le testine a liquido hanno tempi di reazione mediamente ridotti e sono le più duttili, in quanto si prestano sia al riscaldamento per conduzione che a quello per convezione; le testine a gas registrano i tempi di reazione nettamente più brevi, visto che il gas è sensibilissimo alle alte pressioni sulla valvola.
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La regolazione a portata variabile si ottiene molto semplicemente, applicando una valvola termostatica su ogni corpo scaldante, per controllare direttamente la potenza emessa e agire sull'effettiva portata dell'impianto. Di conseguenza, non appena è necessario abbassare la potenza erogata, la valvola si chiude quanto basta a diminuire la potenza della percentuale richiesta. In questo modo si risolvono tutti i problemi di bilanciamento dell'intero impianto, in quanto ogni parte può autoregolarsi e rimanere indipendente dalle altre, grazie alla propria valvola termostatica. Questo sistema permette di ottimizzare il funzionamento delle apparecchiature, dal momento che i consumi elettrici e i costi della pompa sono ridotti e si paga solo l'energia effettivamente necessaria. In aggiunta l'impianto rimane sempre stabile e bilanciato, la temperatura di ritorno è ridotta e c'è un migliore sfruttamento delle parti.
Le valvole termostatiche riescono ad influire sulla temperatura del corpo scaldante e, di conseguenza, dell'ambiente, intervenendo sulla portata d'acqua che le attraversa. Inizialmente la stanza è fredda, la valvola è aperta completamente e la portata nel termosifone è al massimo. In base alla dilatazione del liquido contenuto all'interno della testina, la valvola regola l'avanzamento dell'otturatore, finché la temperatura raggiunta non sarà quella precedentemente impostata sulla ghiera di regolazione e l'otturatore chiuderà completamente la valvola. Così facendo il corpo scaldante non viene più alimentato e la temperatura comincia lentamente a scendere. Non appena l'ambiente si raffredda la temperatura scende sotto al livello preimpostato, quindi la valvola comincia nuovamente ad aprirsi, fino a stabilizzare nuovamente il livello di calore, e il processo ricomincia esattamente da capo, per tutto il tempo in cui il dispositivo rimane in funzione.
A seconda degli utilizzi del corpo scaldante su cui viene applicata la valvola termostatica, si stabilisce l'apertura necessaria alla valvola per permettere la circolazione della portata sufficiente a raggiungere i livelli desiderati. Questo processo prende il nome di preregolazione e ha lo scopo di stabilire un limite alla corsa dell'otturatore, perché un aumento della portata oltre al livello deciso sbilancerebbe l'impianto, farebbe produrre potenza in eccesso e comporterebbe costi inutili. Generalmente chi costruisce i dispositivi fornisce già col prodotto delle indicazioni sulla preregolazione. Una volta che l'impianto è stato preregolato in modo corretto, all'accensione l'ambiente è freddo e quindi la valvola raggiunge la massima apertura, equivalente a quella preimpostata, poi, quando la stanza è ormai calda, la valvola si calibra autonomamente, seguendo il funzionamento descritto sopra.
Visto lo stadio di avanzamento delle tecnologie contemporanee, non ha più molto senso acquistare un impianto di climatizzazione che non preveda la possibilità di stabilire la temperatura in ogni stanza o ambiente e di poterla mantenere stabile per il tempo che si desidera. Attualmente le valvole termostatiche sono di gran lunga il sistema migliore per regolare la temperatura in maniera ottimale, in modo da evitare, tra l'altro, danni alle pareti interne ed esterne durante il raffreddamento, con formazione di condensa o di muffe per l'umidità. In secondo luogo, l'utilizzo di valvole termostatiche valorizza il risparmio energetico dell'impianto, in quanto riduce ulteriormente i suoi già bassi consumi. Da ultimo, non bisogna dimenticare che le valvole termostatiche non buttano via nulla, in quanto conservano ogni apporto di origine interna ed esterna, per trasformarlo in nuovo combustibile, praticamente a costo zero.
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