Tasi prima casa
Tasi è l'acronimo di "tassa sui servizi indivisibili". E' un imposta comunale istituita con la legge di stabilità del 2014 poi modificata nel 2016. Gli introiti derivanti dalla tasi hanno come scopo quello di sostenere il costo dei così detti "servizi indivisibili", ovvero servizi che il comune eroga alla collettività senza che si possa individuare un utente specifico. Rientrano in questa categoria: la manutenzione stradale e del verde pubblico, la protezione civile, l'illuminazione pubblica e l'anagrafe. Questa imposta colpisce chi detiene o possiede fabbricati o aree edificabili. Il calcolo di quanto dovuto allo Stato, viene effettuato applicando alla rendita catastale del bene, un'aliquota decisa dal comune tramite delibera.
Nel 2014, anno in cui entrò in vigore questa imposta, erano oggetto della tassazione tutti i fabbricati e le aree edificabili ad eccezione dei terreni agricoli. Con l'introduzione, nella legge di stabilità del 2016, del decreto "salva Italia", la tasi sulla prima casa viene abolita. Per essere considerata prima casa, il proprietario e il suo nucleo familiare, devono abitare abitualmente all'interno dell'immobile ed essere iscritti all'anagrafe del comune in cui è situato il fabbricato. La tasi sulla prima casa, resta comunque in vigore per gli immobili appartenenti alle categorie catastali: A1, A8, A9 (case signorili, ville e castelli) poiché considerate di lusso.
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