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La caratteristiche pregiate della pietra leccese sono di natura non solo estetica. Si presenta infatti di un giallo pallido, con una texture omogenea e di grana fine, ma ha il notevole vantaggio che, pur essendo facile da tagliare, con il passare del tempo aumenta in durezza e resistenza. D'altro canto però nel lungo periodo è vulnerabile agli agenti atmosferici e soffre molto gli attacchi da patina biologica. Nel Salento è largamente diffusa, al punto che si può dire che non ci sia costruzione, decorazione, scultura di pregio in cui non abbia un ruolo da protagonista. Il suo utilizzo è stato fondamentale nel dar vita al barocco leccese, il movimento artistico che regnò incontrastato in Puglia dal XVI e XVIII secolo che, come si intuisce dal nome, diede i suoi frutti migliori proprio nella capitale salentina.
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La diffusione e l'uso protratto nei secoli della pietra leccese è dovuta anche alla facilità di raccolta. Sono moltissime, infatti, anche in superficie, le cave di sfruttamento più o meno grandi sul territorio salentino. Le cave sono quasi tutte a cielo aperto. Le tecniche di estrazione si servono di punteruoli molto lunghi, scalpelli e zeppe o cunei. Dopo la rimozione degli strati più superficiali, di bassa qualità, il blocco di roccia viene intagliato verticalmente grazie all'uso dei punteruoli e degli scalpelli, e viene diviso con le zeppe. Nelle cave sotterranee invece un lunga fessura viene scavata fino alla profondità desiderata, in modo da creare un'apertura a cono o a campana. A quel punto è possibile lavorare esattamente come nelle cave a cielo aperto.
Oggi la pietra leccese viene estratta principalmente nella provincia di Lecce, nei dintorni di Cursi e Melpignano. Come in passato, è disponibile in diverse varietà. Ecco nomi e caratteristiche- Mazzara. A grana grezza con texture eterogenea- Piromafo. Grigioverde, soffice ed eterogenea, usata soprattutto come materiale ignifugo- Cocuzzara. Bianco-grigia, con texture eterogenea- Dura. Grigio-bianca, con texture compatta, usata per i tetti- Bianca. Bianca, fine a texture compatta usata come materiale per opere decorative- Dolce. giallina, usata per le decorazioni degli edifici e per le sculture- Saponara. Grigio-bianca, molto tenera e igroscopica- Gagginara. Giallo pallido, usata per le placcature e per le decorazioni- Nera. Poco apprezzata per il suo colore bruno-grigio
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