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Il disegno tecnico serve ad indicare al progettista come si deve muovere e come deve realizzare il progetto in oggetto. Lo stesso disegno prevede una progettualità retrospettiva: la prima fase è chiamata "di concezione" e si tratta, solitamente, di un abbozzo o schizzo, che mette nero su bianco l'idea senza definirla in maniera precisa. Una volta fissati punti cardine dell'idea si passa alla fase di "definizione", dove si iniziano a stabilire misure, forme e linee. In questa fase si ha già un progetto abbastanza strutturato da poter stabilire la sua validità e potenzialità e, a questo punto, si può procedere al perfezionamento ed alla creazione del vero e proprio "disegno di fabbricazione" ossia il disegno ultimo del progetto, con misure precise, indicazioni non modificabili e completezza di dettagli. Il progettista fabbricherà l'oggetto o metterà in posa il progetto seguendo le indicazioni del disegno tecnico alla lettera, senza poter apportare modifiche. In caso, nel corso dei lavori, trovi incoerenza o falle o non sia d'accordo, sarà obbligato a discuterne col disegnatore che, se approverà la rimostranza, dovrà produrre un nuovo disegno con le eventuali modifiche decise.
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Quando si fa un disegno tecnico, che deve servire ad un progettista per realizzare un oggetto o un'opera, è necessario creare diverse tavole, o disegni, per rendere comprensibili i vari passaggi. Solitamente, il fascicolo è composto da: "disegni in dettaglio" dove si riportano, ingranditi, i particolari di ogni componente; "disegni di particolari" ossia dei singoli componenti assemblati; "disegni di gruppo e sottogruppo" cioè dei vari gruppi funzionali assemblati tra loro e, infine, un "disegno d'insieme" che mostra l'oggetto nella sua totalità. Tutti i disegni tecnici devono riportare, precisamente, misure, geometrie ed indicazioni tecniche riguardanti i materiali, le proporzioni e le note che potrebbero essere utili al fabbricatore per poter agevolmente procedere nella produzione. In alcuni casi è possibile allegare le disposizioni per le eventuali alternative, che potranno essere scelte dal produttore a sua discrezione.
Un disegno tecnico, per essere approvato e dichiarato in regola, deve attenersi ad una specifica normativa che prevede: la specifica in dettaglio delle misure di tutti i componenti e sottocomponenti o accessori dell'oggetto da costruire; i materiali e la metodologia di fabbricazione da utilizzare; note e progettazione che rispettino le norme di sicurezza tanto in fase di fabbricazione quanto per l'utente finale; precisa indicazione delle forme di ogni singolo componente. Inoltre devono essere specificati quali materiali, metodi di produzione o misure possono essere modificate a piacere del fabbricatore, laddove possibile. La normativa è unica per tutta Europa e queste regole devono essere rispettate, pena la non possibilità di immettere sul mercato il prodotto finito che, per essere approvato, deve avere alle spalle anche una certificazione progettuale approvata ed in regola, tra cui, appunto, il disegno tecnico a norma.
Il disegno tecnico è una fase imprescindibile, topica e fondamentale di un progetto. Serve, innanzitutto, a stabilire a priori, già su carta, se il prodotto finale è fattibile, funzionale e potenzialmente valido. Questo porta ad evitare sprechi di tempo, di materiale e di costi di investimento in una produzione che potrebbe rivelarsi sbagliata o non soddisfacente. Secondariamente è necessario per rendere la produzione o la messa in atto di opera molto più semplice, scorrevole e veloce, in quanto basta seguire le indicazioni già studiate e scritte e procedere in modo automatico in scelte di materiali, metodologie e assemblaggi. Il disegno tecnico è sicuramente uno strumento comunicativo intuitivo ed efficace per trasmettersi informazioni e dà quindi poco margine d'errore, rispetto a relazioni scritte o istruzioni espresse in parole. Inoltre, un disegno, è sicuramente una chiara fotografia del risultato finale desiderato e quindi non dà adito a dubbi in fase di produzione, che potrebbero risolversi in errori costosi in termini di denaro e tempo.
Oggigiorno, il disegno tecnico si effettua tendenzialmente tramite software specifici e quindi personal computer. Ci sono però alcuni casi, o alcuni progettisti particolarmente dediti alla vecchia scuola, in cui si preferisce il disegno a mano. Nelle scuole, per esempio, si continuano ad insegnare in parallelo entrambe le tecniche. Per il disegno tecnico a mano, gli strumenti fondamentali sono la carta millimetrata, in modo da poter riportare le misure il più esattamente possibile e una serie di accessori molto specifichi. Squadre e righelli sono sicuramente i due kit che non possono mancare nella borsa di un disegnatore. In aggiunta occorrono un compasso, un goniometro e delle matite adatte al disegno tecnico. Sono preferibili matite in legno dalla punta dura, per poter procedere di precisione senza sbavature. Non può mancare, ovviamente, una gomma di qualità, per cancellare e correggere alla perfezione eventuali errori. Il disegno tecnico è un disegno di precisione ed il risultato finale deve essere pulito, netto e chiaro.
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