Salice piangente

Quando e quanto irrigare le piante di salice piangente

La specie di alberi Salix babylonica, detta più comunemente salice piangente, è originaria del continente asiatico. Per fare crescere questi esemplari in modo rigoglioso è fondamentale prestare una particolare attenzione alle irrigazioni, soprattutto durante i primi anni di vita. Sono infatti piante che richiedono un apporto idrico continuo e possono deperire facilmente in mancanza di esso. Se vengono coltivate in zone connotate da un clima continentale le annaffiature diventano indispensabili solo durante il periodo della stagione estiva. Al contrario, nei territori dove durante i mesi di luglio e agosto si raggiungono alte temperature, è consigliabile somministrare innaffiature abbondanti e frequenti, anche più volte a settimana. Gli esemplari già adulti, invece, non richiedono molte cure dopo l'attecchimento.
Albero di salice piangente

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Come prendersi cura degli alberi di salice piangente

Tronco e rami di salice piangente Gli alberi di salice piangente si sviluppano molto in fretta, ma vivono relativamente poco: circa 30 anni. Prediligono i terreni profondi e non temono assolutamente i ristagni idrici e i substrati compatti e poco drenanti. Possono inoltre sopportare senza troppe difficoltà le stagioni invernali rigide e le temperature gelide inferiori ai 15 gradi sotto lo zero. Gli interventi di potatura si rendono necessari, principalmente per eliminare i rami secchi e danneggiati, al termine della stagione invernale nel mese di marzo. Se gli esemplari vengono coltivati in condizioni ottimali possono raggiungere fino ai dieci metri in altezza. Le piante di salice piangente non amano i contesti climatici troppo caldi e risentono delle stagioni estive eccessivamente afose e siccitose.

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Quando e come concimare le piante di salice piangente

Foglie di salice piangente Al momento della messa a dimora del salice piangente è opportuno preparare adeguatamente il substrato, mescolandolo a una dose abbondante di stallatico maturo. In questa maniera, il vegetale avrà a disposizione tutti gli elementi nutritivi necessari per facilitare l'attecchimento e l'emissione fogliare. In primavera, con la ripresa vegetativa, è consigliabile somministrare del fertilizzante specifico per piante giovani da acquistare presso i vivai e i rivenditori specializzati. Gli esemplari di salice piangente adulti non richiedono particolari attenzioni per quanto riguarda le concimazioni. L'ideale è fornire, a marzo e a ottobre, una soluzione granulare a lenta cessione da amalgamare direttamente al terreno. In alternativa, è possibile scegliere un buon composto organico da dispensare sempre due volte l'anno, in primavera e in autunno.


Salice piangente: Esposizione, malattie e possibili rimedi

Salice piangente Nelle regioni settentrionali il salice piangente preferisce gli ambienti ben soleggiati e molto luminosi. Se viene coltivato in zone caratterizzate da un clima afoso, è opportuno optare per una esposizione mattutina al sole, evitando le ore più calde della giornata. Tra le malattie che possono colpire questa specie di alberi, la più pericolosa è certamente quella di origine fungina denominata Glomerella miyabeana o più comunemente detta cancro nero. È fondamentale agire tempestivamente impiegando fungicidi appositi e potando tutte le parti colpite. Un altro nemico degli alberi di salice piangente è la ruggine. La patologia fungina è riconoscibile attraverso macchie giallastre o color ruggine che compaiono che compaiono sulle foglie. In questi casi, è indicato utilizzare dei fungicidi come l'ossicloruro di rame.



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