L'azalea potatura sarà quindi diversa a seconda di quelli che sono i nostri piani. Se siamo interessati a modificarne la forma, è utile farsi un'immagine mentale di come vorremmo che diventi. A questo punto prendiamo i rami che ci sembrano in esubero e tagliamoli uno alla volta con una cesoia. Nell'azalea potatura infatti l'uso manuale delle cesoie o forbici da giardino è preferibile ad attrezzi come il tagliasiepi elettrico, a meno che non si opti per una scelta radicale. I tagli inoltre vanno distribuiti ad altezze diverse, in modo da coprirli con le foglie, soprattutto se si pota per ragioni estetiche. Se invece puntiamo a un ringiovanimento della pianta, utilizziamo un'altra tecnica: ogni 3 o 5 tagli cerchiamo di recidere più in profondità, verso i rami principali. Nel tempo quest'accorgimento darà dei risultati molto apprezzabili. Non preoccupatevi se alla fine del lavoro vedrete dei buchi o spazi vuoti. Ben presto spariranno, perché i rami e le foglie dell'azalea crescono molto rapidamente.
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La frequenza dell'azalea potatura di norma cade ogni 3 o 4 anni. Possono esserci però ragioni per anticipare i tempi, come ad esempio una crescita disordinata e tumultuosa che fa sì che l'azalea cominci a occupare inopportunamente un vano finestra oppure a invadere una via di passaggio, o ancora batteri o funghi che attaccano la pianta e la indeboliscono. Nei primi due casi si può anche ovviare a quest'inconveniente con una sapiente scelta della varietà al momento dell'acquisto o della semina. Esistono infatti azalee nane, medie ed alte. Generalmente la crescita non supera il metro, salvo che in qualche caso di esemplari molto vecchi. Se invece abbiamo problemi con funghi o batteri, allora sarà bene dapprima rimuovere i rami secchi e poi usare dei prodotti per scoraggiare la presenza dei parassiti, e magari aggiungere un buon fertilizzante. Va inoltre ricordato che si è soliti classificare le azalee in due grandi famiglie: le native e le asiatiche. Le prime non richiedono molta manutenzione, a differenza delle seconde.
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