Muscari

Irrorazione e annaffiamento dei Muscari

Queste piante rustiche traggono origine dai continenti europeo, africano e asiatico e vengono classificate nell'eterogeneo raggruppamento familiare delle Liliaceae. Debbono il loro nome al soave profumo che si diffonde dalle caratteristiche infiorescenze violette a pannocchia, simile in genere agli aromi boschivi del muschio. I Muscari non sono particolarmente esigenti in fatto di bagnature, tuttavia sarà consigliabile irrorarli con buona regolarità durante la fase vegetativa, a frequenza settimanale in media, curando che il terreno non si presenti mai completamente asciugato. Tale pratica consentirà alla pianta di sfoggiare colori vividi e brillanti nella fioritura primaverile. Nel resto dell'anno, gli annaffiamenti saranno limitati o anche interrotti in presenza di adeguate precipitazioni piovose.
I Muscari

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Cure e coltura dei Muscari

I Muscari collocati nel vaso Di crescita veloce e contenuta, i Muscari giungono generalmente a toccare al massimo dimensioni di 20 cm all'incirca. Andranno messi a dimora esclusivamente agli esordi del periodo autunnale, piantando i bulbi a una profondità di qualche cm. Il terreno dovrà di preferenza essere poco compatto, dotato a sufficienza di sostanze organiche e perfettamente drenato, con aggiunte di materiali torbosi e sabbiosi. Normalmente, queste erbacee perenni vengono collocate in giardini e spazi aperti, per la loro innata capacità di tingere delicatamente di blu ogni angolo e bordura, nondimeno possono essere coltivate anche in vasi di normali dimensioni. Non risulta raro, difatti, vederle sistemate nei terrazzi e nelle balconate degli edifici, oppure ad abbellimento degli interni di abitazioni e uffici.

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Tecnica di fertilizzazione dei Muscari

La tipica infiorescenza dei Muscari Per quanto concerne l'assunzione dei dovuti nutrienti, queste graziose piante ornative mostrano discreta necessità di essere concimate. L'opera di concimazione andrà iniziata all'arrivo delle prime giornate primaverili, adoperando di norma un fertilizzante di natura liquida, diluito nell'acqua di annaffiamento, con cadenze più o meno bisettimanali. In alternativa, potranno trovare utilizzo anche i concimi di natura solida, granulari a cessione graduale e costante, a frequenze ovviamente meno serrate. Il fertilizzante prescelto dovrà essere specifico per i Muscari o, comunque, generico per piante fiorite e contenere la netta predominanza della componente potassica a scapito delle residue macrcomponenti azotate e potassiche, nonché la presenza degli opportuni micronutrienti, tra cui si evidenziano il boro e il ferro.


Posizionamento e patologie

Muscari habitat Le piantine in esame andranno posizionate in un habitat notevolmente illuminato e assolato, con diretta esposizione agli irraggiamenti del sole almeno per qualche ora della giornata, nondimeno non patiranno eccessivamente una sistemazione in luoghi parzialmente ombrosi.Rustiche e vigorose, peraltro, saranno perfettamente in grado di tollerare anche le rigide condizioni termiche invernali, sino a diversi gradi sottozero.I Muscari, infine, saranno di rado colpiti da insetti e parassiti animali, mentre più frequentemente potranno venire interessati da patologie crittogamiche, come quelle determinate dal fusarium. È un miceto che attacca inizialmente i bulbi e l'apparato radicale delle piante, macchiandoli e scurendoli, e si estende ben presto anche al fogliame: il contrasto avviene di norma con l'uso di specifici fungicidi.




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