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Non occorre fare il giro del mondo per rendersi conto delle molteplici sfaccettature che l'architettura offre in materia di tetti e coperture. Basta scendere da Nord a Sud lungo l'Italia, per prendere coscienza dell'immenso patrimonio edilizio di cui siamo detentori. Frutto di una storia millenaria e testimonianza di culture e popoli diversi, il tetto di copertura è l'elemento che in architettura ha fatto la differenza e che tutt'oggi suscita particolare fascino. Dalle coperture in legno a falde spioventi di forte pendenza con manti in lose della Val d'Aosta a quelle in tradizionale tegola carnica del Friuli, passando per le strutture in pietra con coppi del Centro Italia, fino alle terrazze piane del Sud, dietro ogni tetto si cela l'arte e la tecnica costruttiva di sapienti artigiani e manovali. Che si tratti di una valle alpina o di un insediamento a ridosso del Mediterraneo, il tetto di copertura è ovunque emblema di un'architettura spontanea priva di progetto, ma accuratamente elaborata, osservando con rispetto la natura, i suoi ritmi e le sue stagioni. In architettura ogni albero, pietra o zolla di terra ha la sua idonea collocazione e tutt'oggi è ancora lì a segnare il tempo.
Che sia esso di una casa, di una chiesa o di una fabbrica, in legno, calcestruzzo o acciaio, il tetto di copertura è sicuramente un elemento versatile e caratteristico. La storia dell'architettura insegna che in Italia esistono varie tipologie di struttura e materiali con cui esso viene realizzato. Una prima distinzione si ha tra le coperture piane orrizzontali ed inclinate e le coperture curve. Delle prime sono un tipico esempio i tetti del Mediterraneo e delle zone a bassa piovosità che caratterizzano il Sud, mentre delle seconde fanno parte i tetti ad orditura lignea, generalmente costituiti da manto di materiale tipico della zona, e più frequenti al Nord. Quest'ultimi, a falda unica, doppia o a padiglioni, possono presentare conformazione alla lombarda (con travi parallele alla linea di gronda) o alla piemontese (con puntoni ortogonali alla linea del colmo). Il tetto di copertura curvo si struttura sul principio architettonico delle volte e delle centine. In passato era diffuso nelle costruzioni religiose e in quelle insediative di palese influenza araba, oggi, invece, lo si incontra spesso nell'architettura moderna, sia di carattere civile che industriale.
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