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Anche se gli open space risultano una soluzione abitativa molto di moda possono essere adottati soltanto per un numero limitato di ambienti. Infatti è sempre bene separare il soggiorno, la cucina e le aree living dal bagno e dalle camere da letto. Lo scopo si realizza installando delle pareti divisorie, potendo scegliere all’interno di un’ampia gamma di materiali diversi, facendo sempre riferimento alle norme urbanistiche e antisismiche per quanto riguarda le dimensioni e le altezze delle soluzioni. Tra le pareti divisorie fisse più apprezzate e diffuse ci sono quelle in cartongesso in quanto molto economiche, versatili, facili da posare anche con il fai da te senza interventi complicati e semplici da smontare se le esigenze personali cambiano. Al tempo stesso il cartongesso è un materiale antisismico e caratterizzato da un buon isolamento termico e acustico: di conseguenza consente di avere un buon comfort abitativo.
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Quando si realizzano pareti divisorie in cartongesso bisogna installare un telaio portante di profili metallici molto leggeri, in genere in alluminio. Su questa struttura si posano i pannelli in cartongesso, formati da una lastra di fibrogesso al cui interno si trova uno strato in lana di roccia ad alta densità. Quest’ultima è un ottimo materiale isolante, che consente di ridurre le dispersioni termiche e, di conseguenza, gli sprechi energetici. Per ottenere buoni risultati e una stabilità duratura è necessario che la messa in posa avvenga a regola d’arte. Nel caso in cui si posizionino a parete alcuni arredi pesanti è meglio predisporre alcune traverse di sostegno per i muri. Inoltre queste pareti divisorie sono molto apprezzate perché contengono all’interno traversine metalliche forate destinate a ospitare i cavi elettrici e le tubazioni.
Le pareti divisorie in vetrocemento sono anch’esse soluzioni fisse, molto apprezzate nelle abitazioni moderne e per ottenere risultati estetici veramente spettacolari. Infatti questo materiale si trova in commercio sotto forma di blocchi composti da due elementi in vetro con all’interno una camera d’aria. In questo modo si ha un notevole isolamento termico e acustico degli ambienti. Al tempo stesso le pareti divisorie in vetrocemento sono molto versatili e consentono di aumentare la luminosità dell’ambiente, facendolo contemporaneamente sembrare più arioso e ampio di quanto sia in realtà. Infatti il vetro ha lo stesso spessore e durezza del laterizio, tuttavia è trasparente, serigrafato, colorato, satinato, decorato con un movimento ondulato oppure liscio. Così si ha una grande personalizzazione degli ambienti a seconda delle proprie esigenze e della destinazione d’uso delle pareti.
Le pareti divisorie mobili sono soluzioni molto apprezzate perché consentono di modificare la disposizione degli spazi a seconda delle proprie necessità. I modelli più semplici hanno l’aspetto di veri paraventi e separé e possono essere in materiali plastici, legno, vetro, metallo oppure carta di riso tesa all’interno di un telaio ligneo. Inoltre la superficie può essere variamente traforata, intagliata e decorata con effetti 3D per movimentare la struttura e avere un migliore effetto estetico. Di conseguenza le pareti divisorie non sono soltanto elementi funzionali ma vere e proprie soluzioni di interior design. Le pareti divisorie mobili possono anche essere scorrevoli, a scomparsa oppure dotate di un sistema di chiusura a soffietto: in questo modo scompaiono quando non servono. Nel primo caso scivolano di lato lungo il muro, nel secondo vengono ospitate all’interno della parete portante.
Le pareti divisorie scorrevoli hanno prezzi molto diversificati tra loro a seconda del materiale usato, delle dimensioni e del sistema di chiusura e apertura adottato. Molto economici sono i pannelli in policarbonato sottile, opaco e non fonoassorbente: possono essere anche di notevoli dimensioni perché davvero leggeri, pratici, funzionali e movimentabili con grande facilità. Ad esempio una parete divisoria scorrevole 1x3 metri costa sui 100-150 euro. Se invece si adotta il vetro, il metallo oppure il legno i prezzi salgono fino a raggiungere i 300€-500€. Nel caso del legno i costi variano anche in base all’essenza utilizzata: infatti il pino e il rovere sono soluzioni molto convenienti, mentre il mogano e la quercia sono più pregiati. Infine bisogna valutare l’effetto decorativo che si vuole ottenere in quanto le superfici lisce hanno un costo notevolmente inferiore rispetto a quelle intagliate, traforate oppure con decorazioni 3D.
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