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Come precedentemente accennato, il piccone nasce come strumento per l’agricoltura. Fin dall’antichità esso veniva impiegato per dissodare i terreni vergini o resi aridi dai periodi di siccità. Ancora oggi ha la stessa funzione, anche se i grandi proprietari terrieri lo hanno sostituito con l’aratro o la motozappa. Per piccoli appezzamenti, invece, il piccone si rivela ancora indispensabile. Dall’agricoltura al giardinaggio il passo fu breve: sradicare radici, togliere pietre e quant’altro, sono tutti compiti per i quali il piccone può essere utilizzato. Tuttavia vi sono anche altri campi che lo vedono protagonista. Stiamo parlando ad esempio dell’edilizia. Non è affatto raro, infatti, vedere nei cantieri un manovale con un piccone in mano. In questo caso viene impiegato per abbattere muri (portanti e non) e per creare scanalature nel cemento. Anche l’industria mineraria se ne serve, soprattutto nei punti in cui è possibile solo l’estrazione manuale del materiale. E per finire viene utilizzato nelle costruzioni stradali, dove l’impiego costante di un materiale duro come l’asfalto richiede un attrezzo in grado di scalfirlo.
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Come ogni attrezzo che viene acquistato, anche il piccone necessita di una seppur minima manutenzione, in modo da farlo durare nel tempo, ma soprattutto per garantire la sicurezza dell’utilizzatore. Considerando i forti urti a cui viene sottoposto, infatti, è molto facile che il piccone si danneggi. Bisognerà quindi intervenire di conseguenza. La prima parte che subirà dei danni è il manico. Nonostante vengano impiegati alberi robusti per costruirlo, si tratta pur sempre di legno, ovvero un materiale abbastanza deformabile. A seguito degli urti la superficie del manico potrà creparsi o scheggiarsi. Dato che durante l’utilizzo del piccone le mani dell’operaio non rimangono ferme in un unico punto, ma si muovono proprio a causa degli urti, sarà facile ferirsi con le schegge createsi. Oltre a ciò, la parte del manico che si incastra nella punta, grazie allo sfregamento di queste due parti, tende a consumarsi nel tempo e quindi a risultare instabile. In entrambi i casi il manico andrà sostituito. Per quanto riguarda il metallo, invece, potrebbe scheggiarsi, ma senza gravi danni. Sarà però opportuno tenere il piccone al coperto, per evitare che arrugginisca con le intemperie.
Il piccone ha però delle varianti. La prima è senza dubbio il piccone da geologo. Si tratta un attrezzo più piccolo della variante agricola. È lungo all’incirca 60 cm e pesa poco meno di due chili. Il manico è sempre rivestito in gomma per una funzione antiscivolo. Tutto il corpo dell’attrezzo, infatti, è realizzato in un’unica fusione d’acciaio. Proprio per questo si è scelto un rivestimento che andasse a contatto con le mani e permettesse una maggior aderenza. Questo piccone viene utilizzato da geologi e paleontologi per sradicare radici e togliere sassi. Nonostante la differenza di dimensioni, infatti, il suo utilizzo è identico alla precedente variante. Il suo costo varia dai 50 euro ai 120 euro, a seconda della casa produttrice. Difficile da reperire nei negozi fisici, è invece molto semplice da trovare su siti come Amazon. Si tratta comunque di un prodotto particolare ricercato solo da pochi appassionati.
Un secondo tipo particolare di piccone è quello da montagna, conosciuto anche con il nome di piccozza. Questo attrezzo viene utilizzato in campo alpinistico e permette di assicurarsi a neve o ghiaccio procedendo nell’arrampicata. Per forma e dimensioni ricorda molto un piccone da geologo, con l’unica differenza che all’estremità inferiore del manico è agganciata una punta molto affilata. Presenta inoltre un piccolo laccio che, avvolto attorno al polso, permette di mollare la presa sul piccone in qualsiasi momento, senza per questo perdere l’attrezzo. Alcuni modelli specifici solo per ghiaccio, presentano un manico curvo anziché diritto, in modo da favorire l’aderenza alla superficie. In entrambi i casi, trattandosi di picconi professionali, il prezzo d’acquisto è abbastanza alto (all’incirca 200 euro). Considerata la funzione spesso salvavita che svolgono, però, sarà meglio acquistare un prodotto nuovo piuttosto che uno usato.
E per finire una piccola curiosità. Se chiedete ad un’adolescente cosa sia un piccone, molto probabilmente non avrà idea che si tratti di un attrezzo da lavoro attualmente in uso. Per lui il piccone è solamente uno strumento fondamentale di Minecraft, un videogioco molto in voga al momento. Anche se lui non sa che gli stessi principi si applicano alla realtà, vi dirà che il piccone gli serve per estrarre i minerali di cui ha bisogno per giocare. Vi spiegherà che il carbone può essere estratto con ogni tipo di piccone, mentre per l’oro sarà necessario un piccone di ferro. Infine vi dirà che per costruirlo sono necessarie due stecche di legno e tre lingotti di ferro (o tre blocchi di pietra, nel caso si voglia realizzare un piccone in pietra). Questa modalità di fabbricazione gli sarà molto utile, perché nel gioco il piccone è soggetto a frequenti rotture e quindi deve essere ricreato spesso.
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