Vanga

La Vanga

La vanga è uno degli attrezzi indispensabili per i lavori dell'orto e del giardino e abbiamo testimonianze antichissime del suo impiego in agricoltura fin dai tempi degli antichi Egizi e dei Sumeri. Il suo utilizzo è essenzialmente quello di dissodare il terreno, ovvero smuovere superficialmente la terra per rendere il terreno più morbido e leggero per mezzo di una lama collegata ad un'impugnatura (o manico). La vanga viene utilizzata per creare solchi (ad esempio per la coltivazione di patate) o per scavare buche, nonché (soprattutto impiegando la forca per vangatura) arieggiare terreni particolarmente compatti. Nell'orto, inoltre, l'operazione di vangatura spesso precede quella di concimazione, con l'interramento di sostanza organica e compost. Se nel passato si trovavano essenzialmente vanghe con lama in rame, oggi in commercio troviamo lame in leghe che le rendono più leggere e più resistenti anche agli agenti atmosferici.
Vanga con lama a scudo

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La struttura della Vanga

Vanga a lama rettangolare La vanga è costituita da una parte metallica, leggermente curvata, e da una parte in legno che ne costituisce il manico. La parte metallica è anche detta "lama". Esistono due tipi principali di vanghe: quella con la lama a scudo, a forma di cuore e con il manico lungo (chiamata anche vanga Celtica perché utilizzata in paesi quali la Scozia, il Galles, l'Irlanda e la Bretagna), e quella con la lama rettangolare e il manico più corto, con impugnatura a "T" o a "D". Quest'ultimo tipo di manico fa sì che la vanga sia più comoda soprattutto nei lavori di scavo. La vanga con la lama a scudo è più indicata per scavare buche e solchi, mentre per vangare con precisione è più indicata quella rettangolare. Il consiglio è quindi quello di utilizzare una vanga a lama rettangolare per rivoltare la terra in zolle, mentre quella a scudo per sminuzzare il terreno superficiale.

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I materiali

Vangare l'orto Nella scelta di una Vanga è consigliabile soprattutto valutare la robustezza del legno del manico, la resistenza di fissaggio tra lama e manico e lo spessore della lama. Bisogna infatti tener conto che il manico è continuamente sollecitato durante le operazioni di vangatura ed è facile che si spezzi. In commercio si trovano soprattutto manici in legno di faggio, di frassino o di pioppo. Per quanto riguarda la lama, perché possa penetrare a fondo nel terreno, essa dovrebbe avere una lunghezza tra i 25 e i 30 centimetri. Esistono inoltre vanghe costituite interamente da metallo, particolarmente resistenti anche per terreni duri e compatti, ma che le rendono più pesanti. In molte vanghe è presente una staffa sopra l'attacco con il manico, sulla parte destra, sulla quale si appoggia il piede per imprimere la forza necessaria per far penetrare la Vanga nel terreno.


L'utilizzo della Vanga

Vanghe ad impugnatura a La Vanga si utilizza spingendola nel terreno per circa 15-20 centimetri con la forza del piede. È quindi da considerarsi una leva di primo genere, dove il fulcro è rappresentato dal punto in cui il manico si collega alla parte metallica e la resistenza è la zolla di terra da muovere. Importante è utilizzare la vanga in modo che la schiena non stia troppo curva. Molto utile in questo senso la Vanga con lo staffale, introdotto nel dopoguerra per agevolarne l'utilizzo. Si tratta di un poggiapiede che permette di salire sulla vanga e farla penetrare nel terreno utilizzando il proprio peso, riducendo così la fatica fisica. Da considerare che più grande sarà la superficie della lama, più veloce sarà il lavoro di dissodamento, tenendo anche conto, però, del maggior sforzo fisico che andrà fatto utilizzando una Vanga di dimensioni maggiori.


Un particolare tipo di Vanga: la forca da vangatura

Una tipologia particolare di Vanga è quella chiamata vanga-forca o forca da vangatura. Si tratta di un attrezzo di solito a quattro rebbi dritti, molto utile quando si deve lavorare un terreno dove sono presenti molte erbacce dalle radici striscianti, come la gramigna o il convolvolo. La forca da vangatura in questi casi riesce a strappare facilmente dal terreno le lunghe radici. Questo tipo di vanga di solito ha il manico in legno con l'impugnatura a "T", per imprimere una maggior forza di penetrazione sui rebbi. La vanga-forca è molto utile anche per aerare il terreno. Ciò è consigliabile soprattutto quando il tempo è troppo asciutto o per terreni rimasti incolti molto a lungo. In questi casi i rebbi verrano fatti penetrare nel terreno in modo da imprimere dei fori nella terra e permetterne quindi l'aerazione.


Dove si acquistano e quanto costano

Badile La vanga può essere acquistata nei punti vendita che trattano prodotti agricoli e di giardinaggio o orticoltura. I prezzi di una vanga si differenziano soprattutto per quanto riguarda i materiali e le tipologie. Una vanga con una lama in acciaio inossidabile, seppur ottima, sarà più costosa, così come una con il manico in legno di tasso. In commercio si trovano anche vanghe completamente in metallo, più pesanti ma più resistenti, soprattutto per essere utilizzate su terreni pesanti e compatti. Inoltre sono disponibili vanghe con manici telescopici allungabili, ma il consiglio è quello di valutare in ogni caso con la massima accuratezza la robustezza del manico, dato che si tratta della parte che viene maggiormente sollecitata nel suo utilizzo. A seconda del modello e dei materiali, troviamo quindi prezzi che oscillano anche di parecchio: da una quindicina di euro fino ad arrivare ai cento euro.




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