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Per ottenere una ottima riuscita nella coltivazione cavolfiore, all'inizio di crescita delle piantine dopo l'avvenuta messa a dimora è necessario fertilizzare il terreno con concime contenente azoto oppure potassio per integrarne la crescita. Il metodo migliore di somministrazione del concime è quello di scavare un solco non molto profondo parallelamente alle file a circa 20 cm. di distanza dalle piante, versare il fertilizzante nei solchi e ricoprirli di terreno. L'umidità presente nel terreno provvede a sciogliere il fertilizzante dando la giusta dose ad ogni pianta, se al contrario è troppo asciutto è necessario procedere ad una innaffiatura. Durante la coltivazione cavolfiore e la rispettiva crescita è necessario liberare il campo da erbacce infestanti con frequenti sarchiature e pacciamature in modo di mantenere il terreno morbido e umido. La raccolta viene effettuata quando il corimbo del cavolfiore è completamente sviluppato e prima che i fiori inizino a separarsi.
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Ad inizio coltivazione cavolfiore le piantine sono piuttosto fragili quindi vulnerabili ad attacchi di una certa varietà di parassiti da giardino tra cui le coccinelle, la mosca del cavolo, la cavolaia, gli afidi e altre specie che tendono a nutrirsi con le foglie e le radici del cavolfiore. La mosca del cavolo depone le uova nei pressi del cavolfiore: al momento della schiusa le larve divorano radici e foglie provocando la morte della pianta, mentre gli afidi provocano l'arricciamento delle foglie. Per combattere ed evitare danni maggiori, alla prima comparsa di queste forme di malattie, è opportuno spruzzare dei principi attivi sulla coltivazione cavolfiore, come i fungicidi rameici o il metalaxil solo sui cavoli a infiorescenza. Il "bacillus thuringiensis" è un batterio naturale usato per la protezione biologica del cavolfiore, viene venduto sotto forma di pastiglie idrosolubili usabili sia direttamente nei ristagni di acqua oppure sciolte e irrorate sulle piante.
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