Camelia coltivazione

Clima e terreno per la camelia coltivazione

La Camelia è una pianta ideale anche per tutti coloro che non hanno il pollice verde. La Camelia coltivazione, infatti, è molto semplice, soprattutto grazie all’adattabilità della pianta. Innanzitutto è doveroso fare una distinzione tra le due specie fondamentali. La Camelia invernale, infatti, vive tranquillamente tra un minimo di -12°C ad un massimo di 35°C. La Camelia a fioritura primaverile, invece, è molto più sensibile e predilige un ambiente mite. In generale l’ideale sarebbe posizionarle in una zona in penombra, in modo da garantire loro un po’ di refrigerio durante l’estate. Bisogna poi ricordare che le Camelie non amano i terreni calcarei, quindi con un pH superiore a 8. Sarà quindi necessario migliorare le caratteristiche della terra aggiungendo qualsiasi materiale drenante (come ad esempio l’argilla espansa, la ghiaia o la pomice). Buona norma sarà poi aggiungere anche del terreno specifico per acidofile o della torba bionda. Infine, una volta messa a dimora la pianta sarà necessario ricoprire la terra con della corteccia, che avrà lo scopo fondamentale di mantenere costante la temperatura delle radici.
Camelia fiori

pianta vera da esterno di Azalea japonica salmone v18

Prezzo: in offerta su Amazon a: 21,9€


Come effettuare le concimazioni della camelia

Camelia pianta Come per la cura di qualsiasi pianta esistente, anche la Camelia coltivazione prevede delle concimazioni regolari nei mesi, in modo da far sì che l’arbusto sia sempre rigoglioso nel tempo. L’ideale sarebbe concimarla all’inizio della ripresa vegetativa, ovvero nel periodo che va da marzo a giugno. Se il terreno è naturalmente ricco di azoto, fosforo e potassio, sarà sufficiente un’unica concimazione annuale. In caso contrario si dovrà provvedere a tre concimazioni, distribuite equamente nel corso dell’anno. Il concime da prediligere sarà specifico per acidofile, ricco di sostanze organiche come ad esempio il guano. Se a causa delle caratteristiche del terreno dovrete effettuare più di una concimazione, ricordatevi di utilizzare dosi inferiori rispetto a quelle riportate sulla confezione, in modo da non danneggiare le radici della pianta. Nel periodo successivo alla concimazione, inoltre, non annaffiate la Camelia in prossimità del fusto, bensì a distanza di almeno 15 centimetri da esso.

  • Bonsai di camelia fiorito I bonsai di camelia sono particolarmente ambiti per le loro prospere fioriture. Sia il tronco che i rami sono facili da modellare e assumono senza soffrire qualsiasi forma gli si voglia imprimere. La...
  • Pianta di Camellia fiorita La camelia è un tipo di pianta che appartiene alla famiglia delle Theaceae il cui genere comprende 250 specie, anche se le più comuni risultano essere una cinquantina, prima fra tutte la Camellia sine...
  • Camelia fiore La camelia è un fiore molto popolare, il suo nome si deve al gesuita G. J. Kamel che introdusse la coltivazione delle camelie nel diciassettesimo secolo, importandole dal Giappone La camelia, che appa...
  • Apoplessia camelia Quella che senza dubbio è la più comune tra le Camelia malattie, è conosciuta col nome di apoplessia. Si tratta di una malattia causata da un fungo che riesce a penetrare nella pianta attraverso tagli...

Pianta da esterno roseto ROSA GIALLA PLANTARETTE 'ELIZABETH'

Prezzo: in offerta su Amazon a: 10€


Camelia coltivazione: Le malattie più comuni

Malattie piante giardino La cura delle Camelie prevede anche un giusto comportamento da adottare in caso di insorgenza di malattie della pianta. Tali malattie possono essere molteplici. La più comune è senza dubbio la Clorosi, caratterizzata da un ingiallimento più o meno vasto delle foglie. Si manifesta soprattutto in inverno, a causa di carenze eccessive di ferro. Sarà quindi necessario acidificare quanto prima il terreno utilizzando dello zolfo in polvere. Un’altra grave malattia è la Ciborinia Camelliae, ovvero un fungo molto aggressivo che attacca i fiori della Camelia facendoli marcire. Trattandosi di una malattia molto difficile da debellare, la miglior cura è senza dubbio la prevenzione, attuabile evitando ristagni d’acqua nelle radici (un terreno con materiale drenante sarà adatto allo scopo). Infine va ricordata l’Antracnosi, ovvero un agente patogeno che rende nere le foglie e fa morire i germogli. Per debellare questa malattia sarà sufficiente nebulizzare dei prodotti a base di rame durante i periodi più freddi dell’anno.


Guarda il Video

COMMENTI SULL' ARTICOLO