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Stando alla normativa emanata nel 2005 i trabattelli possono essere suddivisi secondo tre diversi tipi di classificazione: a seconda della modalità di accesso alla struttura del trabattello, con scale a gradini, a rampa o a pioli, più casi particolari misti con vie di accesso differenti. In base alla differente classe di carico, che sarebbe la quantità di carico equilibrato in maniera uniforme sull'ultimo livello del trabattello; esistono la classe 2, in cui il carico da sostenere è di 1500 N/m2, e la classe 3, con 2000 N/m2 di tenuta. Infine, si possono distinguere i trabattelli utilizzati all'interno di un edificio o quelli impiegati all'esterno; nei due casi cambia l'esposizione agli agenti atmosferici e soprattutto al vento, quindi negli interni il trabattello può raggiungere i 12 m di altezza, mentre negli esterni deve essere più basso e può arrivare massimo a 8 m. In ogni caso l'altezza minima è di 2,5 m.
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Sostanzialmente il trabattello è una torre mobile composta da parti prefabbricate con diversi piani di lavoro, detti impalcati, più delle rotelle poste alla base per spostare comodamente la struttura. Prima di montare tutto quanto bisogna innanzitutto accertarsi della condizione generale della zona, studiando il terreno, l'eventuale pendenza, gli ostacoli e l'esposizione al vento. I manuali delle istruzioni che accompagnano sempre i trabattelli al loro acquisto contengono le informazioni necessarie al montaggio, col numero di persone richieste, i materiali e le parti da assemblare, le varie fasi da seguire. Una volta certi di avere a disposizione ogni pezzo, si può procedere alla creazione della struttura. A lavoro ultimato, prima dell'utilizzo c'è una serie di cose da controllare: l'inclinazione dei livelli, da mantenere sotto all'1%; il fissaggio di stabilizzatori e zavorre; il giusto posizionamento di paravento e collegamenti.
I manuali delle istruzioni dovrebbero specificare sempre per legge come usare il trabattello, tuttavia è possibile riassumere rapidamente i pochi accorgimenti necessari ad utilizzare questa struttura in sicurezza. Prima di ogni lavoro bisogna innanzitutto controllare se il trabattello è verticale o deve essere riposizionato, se ci sono modifiche ambientali e se il montaggio delle parti è corretto; le norme di sicurezza prevedono che i trabattelli siano ancorati alla costruzione massimo ogni due piani. Non si può mai alzare l'impalcato con scalette, casse o qualsiasi altra cosa, perché si squilibrerebbe tutto quanto e, ovviamente, è proibito anche spostare il trabattello quando ci sono sopra altri oggetti o persone. Infine serve informarsi precedentemente sulle modalità di sollevamento consentite, le massime condizioni di vento, le modalità di bloccaggio e spostamento.
La manutenzione del trabattello è un discorso fondamentale da prendere assolutamente sul serio, in quanto ogni parte deve funzionare sempre al meglio ed essere tenuta nelle condizioni migliori. I controlli della struttura devono essere frequenti e vanno fatti da personale specializzato. Per essere comunque preparati e sapere cosa tenere d'occhio, ecco un elenco di tutti gli aspetti che vengono verificati durante i controlli: per le parti in metallo si considerano lo stato superficiale, il livello di usura, danni per agenti corrosivi, le saldature e la loro tenuta, le parti mobili, le condizioni di ogni vite, dado, bullone; per le parti in legno si ricercano tagli, abrasioni, segni di usura, esposizione eccessiva alla corrosione o al calore, zone di deterioramento per l'effetto del sole. A lavoro ultimato, il trabattello va smontato e riposto accuratamente.
Come ripetuto più volte la qualità del trabattello è di vitale importanza per garantire le condizioni di sicurezza a chi lo utilizza. In questo senso, non può mai mancare la marcatura del fabbricante, attraverso una targhetta chiaramente esposta sulla struttura. Nella targhetta devono essere riportati: il nome della fabbrica di produzione; la norma a cui ci si riferisce, in genere quella del 2005; la classe di carico; l'altezza massima consentita; i tipi di accesso inseriti, per mezzo delle lettere A, B, C, D a seconda della tipologia o la lettera X per ogni forma di accesso mancante; la frase "Seguire scrupolosamente le istruzioni per il montaggio e l'uso", tradotta in tutte le lingue necessarie. Da ultimo, ogni singola parte montabile deve presentare il modello di trabattello e la fabbrica di produzione e l'anno in cui è stata fabbricata, solitamente solo con le ultime due cifre, per permettere agli addetti ai lavori di conoscerne la durata di impiego.
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