Pavimentazione
La pavimentazione in una casa si divide tra interna ed esterna. Nel primo caso, la pavimentazione ha lo scopo di rifinire il pavimento in modo che possa essere adeguato alle esigenze ed alle necessità degli inquilini. Inoltre, il rivestimento ha la funzione di trasmettere i carichi al terreno (oppure alle strutture architettoniche orizzontali) e contribuisce all'isolamento termico ed acustico dell'unità immobiliare. La pavimentazione interna si differenzia per il tipo di materiale e della tecnica impiegati:
- pavimenti realizzati con una gettata in opera (viene steso uno strato continuo in resine apposite oppure in cemento);
- pavimenti in lastre o piastrelle (la cui posa è realizzata in diverse geometrie);
- pavimenti basati sulle tecniche tradizionali;
- pavimenti realizzati con semilavorati resilienti (ad esempio, la moquette,
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prosegui ... , i vinilici, il linoleum e la gomma).
Le pavimentazioni che utilizzano le tecniche tradizionali si dividono tra pavimenti alla Veneziana, i mosaici, le palladiane ed i pavimenti alla Genovese. Nel primo caso, si tratta di pavimenti a terrazzo che utilizzano granulati di marmo (in genere il diametro dei granulati è di circa dei 20 millimetri) su un supporto fresco e rasato. Questa pavimentazione è impiegata soprattutto per ampie superfici. I pavimenti a mosaico, invece, si basano su piccole pietre (diverse per forma e per colore) per ottenere disegni geometrici o inspirati alla natura.
Le palladiane sono realizzate da frammenti lapidei applicati, senza rispettare un ordine geometrico, su uno strato di allettamento. La messa in posa si conclude stuccando i giunti ed effettuando una levigatura superficiale. Infine, i pavimenti alla Genovese si differenziano da quelli alla Veneziana per i granulati più piccoli e per il fatto che vengono dipinti ed impastati prima della messa in posa.
Per quanto riguarda una pavimentazione interna in piastrelle, questi elementi possono essere incollati al pavimento (usando colle apposite) oppure posati su uno strato di malta. In quest'ultimo caso è sufficiente stendere uno strato di malta alto almeno 2 centimetri e applicare le piastrelle, assestandole bene. Utilizzando la seconda tecnica, bisogna realizzare uno strato piano di massetto su cui applicare, usando una spatola dentata, uno strato di colla. Infine, si devono posizionare le piastrelle.
Questa pavimentazione si caratterizza perché le piastrelle si accostano e gli spazi vuoti tra un elemento e l'altro (le fughe) sono riempiti da leganti particolari. Quest'ultima procedura è importante sia per l'effetto funzionale che per quello estetico. Inoltre, si può scegliere di effettuare una posa a giunto chiuso (accostando le piastrelle l'una all’altra) oppure una posa a giunto aperto (lasciando qualche millimetro tra una piastrella e l'altra). Nel primo caso, la pavimentazione è più uniforme, mentre si consiglia la posa a giunto aperto se le piastrelle sono scalibrate (cioè se hanno un profilo irregolare).
Per quanto riguarda la pavimentazione esterna, invece, il rivestimento si caratterizza per l'elevata resistenza sia agli agenti atmosferici che (in certi casi) al passaggio di motoveicoli e di autoveicoli, per le proprietà antiscivolo (sia per quanto riguarda l'acqua che il ghiaccio). Di conseguenza, i principali attributi di una pavimentazione esterna sono l'alto coefficiente di attrito, la resistenza all'usura e la durata nel tempo. Inoltre, deve essere garantita la facilità di manutenzione.
Una pavimentazione esterna si compone di un supporto a(ancora lo strato superiore ed è diverso a seconda del terreno, del fatto che sia previsto il passaggio solo di persone o anche di mezzi) e di uno strato superficiale superiore. Quest'ultimo può essere in materiali diversi, che vanno dalle piastrelle di ceramica alle lastre lapidee (nella maggior parte in porfido, realizzate in forme varie), dalle lastre piane di calcestruzzo ai masselli in calcestruzzo.
I materiali più usati come rivestimenti sono i porfidi (pasta vetrosa con un'alta concentrazione di cristalli di quarzo) e le piastrelle. Nel primo caso la pavimentazione esterna è realizzata tramite cubetti (consentono un buon risultato estetico e sono compatibili con qualunque temperatura ed ambiente, in quanto hanno un'alta resistenza all'usura) e le lastre (con dimensioni e spessori diversi). Le piastrelle, invece, sono molto popolari perché sono molto resistenti all'usura, agli sbalzi di temperatura ed agli agenti atmosferici. Inoltre, consentono soluzione diverse di alto livello qualitativo ed estetico.